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Come migliorare la postura in ufficio: guida all’ergonomia

L’ergonomia, invece, può diventare un potente alleato per migliorare la salute e la qualità del lavoro. Scopriamo come.

Introduzione

Trascorriamo molte ore seduti alla scrivania, spesso in posizioni che mettono a dura prova il nostro corpo. Dolori cervicali, lombari, rigidità muscolare, cali di concentrazione: sono segnali che qualcosa non funziona nella nostra postazione di lavoro.

Ma c’è una buona notizia: l’ergonomia può davvero fare la differenza.

Ottimizzare lo spazio in cui lavoriamo non è solo una questione di comfort. È una scelta che impatta sulla salute muscolo-scheletrica, sulla qualità del lavoro e sulla prevenzione a lungo termine. In questo articolo analizziamo i principi base per migliorare la postura e ridurre il rischio di disturbi professionali.

1. Sedia ergonomica: la base di tutto

Una sedia sbagliata è spesso la prima causa di dolori alla schiena e alle gambe. Una sedia ergonomica invece:

  • deve essere regolabile in altezza;

  • avere un supporto lombare regolabile per sostenere la curva naturale della colonna;

  • permettere ai piedi di poggiare a terra (o su un poggiapiedi);

  • offrire uno schienale inclinabile tra 90° e 110°.

Una buona sedia consente di mantenere una postura neutra, cioè con la colonna in posizione fisiologica, riducendo il carico articolare e muscolare.

2. Scrivania e monitor alla giusta altezza

Anche una scrivania troppo alta o bassa può alterare la postura.

Per lavorare in modo corretto:

  • i gomiti devono formare un angolo di 90°;

  • le spalle devono essere rilassate;

  • il monitor deve trovarsi all’altezza degli occhi, a una distanza di 50–70 cm;

  • se usi un laptop, è consigliato un supporto per alzare lo schermo e una tastiera esterna.

Una postura forzata del collo, come guardare verso il basso per ore, può provocare tensioni cervicali e mal di testa.

3. Tastiera e mouse: piccoli dettagli, grande impatto

La posizione della tastiera e del mouse è fondamentale per evitare stress articolare e muscolare.

  • La tastiera deve essere centrata rispetto al corpo, con i polsi in posizione neutra.

  • Gli avambracci devono poggiare comodamente sul piano di lavoro.

  • Il mouse deve essere ergonomico, facilmente raggiungibile, e posizionato vicino alla tastiera per evitare movimenti eccessivi del braccio.

Un uso scorretto di questi strumenti può aumentare il rischio di tunnel carpale e tendiniti da overuse.

4. Illuminazione e benessere visivo

Non c’è buona postura senza una buona illuminazione.

  • Prediligi la luce naturale, se possibile.

  • Usa lampade da tavolo con luce neutra (tra 4000K e 5000K).

  • Evita riflessi diretti sullo schermo.

Applica la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti guarda un punto a 6 metri di distanza per 20 secondi. Aiuta a prevenire l’affaticamento visivo e a rilassare lo sguardo.

5. Pause attive e movimento: la postura migliore è quella che cambia

Anche la miglior postazione non basta se rimani immobile per ore.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di:

  • fare pause di 5–10 minuti ogni ora;

  • alternare tra posizione seduta e in piedi, se possibile;

  • inserire brevi esercizi di stretching per collo, spalle, schiena e polsi.

Il movimento stimola la circolazione, riduce la tensione muscolare e migliora anche la concentrazione.

Conclusione

Una buona ergonomia non si improvvisa, ma si costruisce con consapevolezza. Bastano piccoli cambiamenti per migliorare postura, comfort e produttività.

Investire nella progettazione della propria postazione non è un lusso: è una scelta di prevenzione e benessere. E come ogni scelta intelligente, produce risultati nel tempo.

Il tuo corpo (e la tua mente) ti ringrazieranno.

FAQ – Ergonomia e postura in ufficio

1. Cosa si intende per ergonomia sul lavoro?
L’ergonomia sul lavoro è la disciplina che studia come progettare ambienti, strumenti e postazioni per adattarsi alle caratteristiche fisiche e cognitive delle persone. L’obiettivo è ridurre lo stress fisico, prevenire i disturbi muscolo-scheletrici e migliorare comfort, produttività e sicurezza.

2. Quali sono i segnali di una postura scorretta in ufficio?
Tra i sintomi più comuni ci sono dolori cervicali, mal di schiena, rigidità muscolare, formicolii alle mani, mal di testa ricorrenti e affaticamento visivo. Sono campanelli d’allarme che indicano una postazione poco ergonomica o un’abitudine sedentaria prolungata.

3. Che caratteristiche deve avere una sedia ergonomica?
Una sedia ergonomica deve essere regolabile in altezza, dotata di supporto lombare, braccioli regolabili, schienale inclinabile e base stabile. Deve consentire di mantenere una postura neutra con la colonna ben allineata e i piedi ben poggiati a terra o su un poggiapiedi.

4. È vero che anche chi lavora in smart working deve curare l’ergonomia?
Assolutamente sì. Lo smart working ha aumentato l’esposizione ai rischi ergonomici, spesso per mancanza di una postazione adeguata a casa. Anche da remoto, è fondamentale usare sedia e scrivania idonee, alzare lo schermo del laptop e mantenere una corretta postura.

5. Qual è la posizione corretta davanti al PC?
La posizione corretta prevede spalle rilassate, gomiti a 90°, polsi dritti, schermo all’altezza degli occhi e schiena appoggiata allo schienale. Il monitor deve trovarsi a una distanza di circa 50–70 cm dagli occhi, per ridurre lo sforzo visivo.

6. Come si prevengono i disturbi muscolo-scheletrici in ufficio?
La prevenzione passa da una postazione ergonomica, pause regolari ogni ora, esercizi di stretching e un’illuminazione adeguata. Anche alternare le posizioni (seduto/in piedi) durante la giornata aiuta a ridurre la rigidità e migliorare la circolazione.

7. L’ergonomia riguarda solo la sedia e la scrivania?
No, l’ergonomia comprende l’intero ambiente di lavoro: disposizione del monitor, tipo di tastiera e mouse, qualità della luce, rumore, temperatura, qualità dell’aria. Ogni elemento può influire sul benessere fisico e mentale del lavoratore.

8. Quali benefici concreti può portare l’ergonomia in azienda?
Una buona ergonomia riduce l’assenteismo per dolori muscolo-scheletrici, migliora la produttività, aumenta la concentrazione e il benessere mentale. Inoltre, contribuisce a creare un ambiente lavorativo più inclusivo, sostenibile e motivante.

9. È obbligatorio adeguare le postazioni in ufficio secondo principi ergonomici?
Il D.Lgs. 81/08 prevede che il datore di lavoro adotti misure per garantire la salute e sicurezza dei lavoratori, anche in relazione ai videoterminali. L’adeguamento ergonomico rientra quindi tra le buone pratiche richieste dalla normativa.

10. Come può aiutarmi un consulente ergonomico?
Un consulente esperto analizza gli spazi, valuta i rischi posturali e propone soluzioni su misura per rendere la postazione più confortevole ed efficiente. Può anche formare i dipendenti a utilizzare correttamente sedie, monitor e strumenti.

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